Siamo bombardati quotidianamente da una molteplicità di stimoli e richieste e spesso la gestione degli impegni quotidiani è fonte di stress.
Cosa succede al nostro corpo quando siamo sotto stress? Si può imparare a rilassarsi? Quali tecniche di rilassamento possiamo imparare?
In adolescenza può essere molto utile affrontare le tensioni e le preoccupazioni anche attraverso un approccio che permette di sintonizzarsi con le sensazioni del proprio corpo.
Come si innesca lo stress?
Lo stress è una risposta necessaria di tipo evolutivo che permette di adattarsi ai cambiamenti ambientali. Lo stress può avere un carattere disadattivo quando si prolunga nel tempo e/o l’intensità è molto elevata.
È ampiamente dimostrata la relazione tra corpo e mente: lo stress innesca delle reazioni ormonali all’interno dell’organismo, portando ad un aumento del cortisolo (ormone dello stress), adrenalina (ormone prodotta dalle ghiandole surrenali, piccole ghiandole situate sopra ciascun rene ed esercita effetti su tutto l’organismo. E’ anche un neurotrasmettitore, prodotta e rilasciata da alcuni neuroni del sistema nervoso e svolge un ruolo di trasmissione delle informazioni fra neuroni) e noradrenalina (ormone prodotto dal surrene su richiesta del SNC e del SNP. Viene rilasciata anch’essa in situazioni di stress psico-fisico). Se lo stress si prolunga nel tempo gli ormoni aumentano in maniera significativa, anche in risposta a stimoli di lieve entità.
Di fronte a segnali di pericolo il nostro organismo ha due sistemi che favoriscono l’equilibrio e l’attivazione. Il sistema simpatico, liberando adrenalina e aumentando il battito cardiaco, prepara il corpo all’azione (reazione attacco-fuga): tali meccanismi ci hanno permesso di evolverci nel tempo, sopravvivendo ai diversi pericoli.
Il sistema parasimpatico, diminuisce la frequenza cardiaca e respiratoria permettendo al corpo di conservare e recuperare energia.
Cosa significa rilassarsi?
Il rilassamento è uno stato di calma e tranquillità, però vigile, non equivale ad una sensazione di sonnolenza o intorpidimento. È caratterizzato da una mancanza di attivazione fisiologica sia a livello fisico (tensione muscolare, tachicardia ecc.) sia a livello mentale (pensieri ricorrenti, preoccupazioni…). Il rilassamento si ottiene quando si attiva il sistema parasimpatico, che rallenta il battito cardiaco, fa respirare più lentamente e di conseguenza si percepisce una sensazione di maggiore tranquillità. Al contrario quando proviamo stress e ansia è attivato il sistema simpatico, deputato ad attivarci e metterci in allarme.
Attraverso una serie di attività mirate, le tecniche di rilassamento, possiamo attivare il sistema parasimpatico, indicendo un rilassamento generalizzato.
Lo diceva molto tempo fa il filosofo Marco Aurelio:
È innegabile: i pensieri sono ciò che più influenza la nostra esistenza quotidiana, il nostro benessere, il nostro successo. Capita spesso che un’intera giornata sia condizionata da una sensazione o da una riflessione, dal mattino fino alla sera, senza che riusciamo a liberarci: la mente potrebbe e dovrebbe essere la nostra migliore alleata, ma spesso diventa la nostra peggiore avversaria.
Non è raro che un pensiero automatico abbia come conseguenza uno stato d’animo negativo duraturo. Ma come bisogna comportarsi in tali circostanze? Davvero dobbiamo accettare di essere dominati da quello che crediamo e proviamo?
La risposta a questa domanda, ovviamente, è no. La mente è uno dei mezzi più potenti che possediamo, ed è indispensabile sfruttarla al meglio per condurre una vita serena e fruttuosa. È essenziale capire come lavorare sulla qualità dei pensieri che ci attraversano, orientandoli a nostro vantaggio e non a nostro discapito.
Partiamo da un presupposto fondamentale: il compito della tua mente non è quello di renderti felice, sereno, affermato, la mente è biologicamente progettata per preservare la nostra vita e farci sopravvivere. La nostra mente è una macchina per la sopravvivenza. E anche se nel corso dei secoli la razionalità